RIPIANI RIPIENI - Storia di #decluttering di un armadio e della dispensa
- FLas
- 27 mar 2020
- Tempo di lettura: 3 min
"Tu non mi basti mai fu scritto pensando ad un armadio" ed io aggiungerei anche al tiramisù!
Con la scusa di dover disfare le valigie dopo il rientro fuggiasco, in questi giorni di #quarantena forzata ho dedicato del tempo a riordinare l'armadio in tutti i suoi cassetti, perfino quelli dell'intimo e dei calzini, sistemando tutto per sfumature di colore secondo la teoria dell'armocromia e mettendo davanti i capi primaverili, con la speranza di poterli indossare a breve.
Tra giacche che non ricordavo di avere, golfini del "non si sa mai, possono servire per la mezza stagione", vecchie magliette che indossavo a 14 anni dalla quali faccio fatica a separarmi e qualche biscotto rubato in cucina, ho occupato ben 5 ore affinchè il mio armadio fosse degno di essere chiamato tale.
Una volta finito di piegare i centordici paia di jeans, diviso le t-shirt da casa da quelle sotto-giacca, riscoperto completini da palestra inutilizzati ancora con il cartellino e contato ben 54 paia tra scarpe, sandali e stivali (nemmeno fossi un 🐛), ho realizzato che i ripiani del mio armadio erano troppo ripieni!
E così, istruita dai vari tutorial che in questi giorni si sono susseguiti nel palinsesto di Instagram al motto di #iorestoacasa, mi sono trasformata in Marie Kondo e ho iniziato a fare #DECLUTTERING (ndr = l'arte di fare spazio, di liberarsi degli oggetti vecchi o inutili per il benessere interiore) seguendo i vari step come se fossero i passaggi di una ricetta:
STEP 1 - Svuotare completamente l'armadio e disinfettarne tutte le superfici
STEP 2 - Suddividere i capi in IRRINUNCIABILI - DA BUTTARE - DA DONARE
(STEP 2.5 - lasciare riposare l'armadio per almeno 15min e nel tempo di attesa mangiare qualche biscotto per recuperare le energie 😉 ).
STEP 3 - Sistemare quelli di stagione nelle grucce e nei vari ripiani e riporre gli altri in scatole e buste sottovuoto per recuperare spazio
STEP 4 - Gettare gli indumenti rovinati e riparare quelli da sistemare
Abbastanza provata da tutta quell'attività fisica, decine di squat per sistemare i maglioni invernali nei ripiani in alto e le canottiere nei cassetti in basso, sollevamento peso degli scatoloni da archiviare, si era fatta l'ora di cena.
E così, ispirata da tutto questo #decluttering, ho dismesso i panni della Kondo e indossato quelli di Maria Amelia Anedda (ndr. Chef Alma, la Scuola Internazionale di Cucina diretta da Gualtiero Marchesi che ha avuto l'onore di unirsi alla brigata di Alain Ducasse nel ristorante parigino Jules Verne, situato al secondo piano della Tour Eiffel.) e preparare una
TORTA SALATA SVUOTA FRIGO - Ricetta di @fattoincasadabenedetta

Ingredienti :
1 rotolo di pasta briseé
3 uova
200 ml. panna da cucina
120 g. provola dolce
100 g. prosciutto cotto
1 tazza di piselli
50 g. grana grattugiato
quello che c'è in frigo
Sale e Pepe q.b.
Procedimento
Versate in una ciotola le uova, la panna e il grana grattugiato, aggiustate di sale e di pepe e amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una consistenza cremosa. Incorporate poi la provola, il prosciutto tritato grossolanamente e i piselli. Srotolate la pasta brisée adagiandola direttamente sulla teglia, bucherellate il fondo con una forchetta e versate il ripieno all'interno della base distribuendolo uniformemente su tutta la superficie. Rimboccate adesso i lembi di pasta che fuoriescono dalla teglia verso l'interno della torta e mettete in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.
Ps. Devo ammettere che dopocena, per non smentirmi ho ordinato un nuovo paio di scarpe da Asos come ricompensa delle fatiche del pomeriggio...
Forse, oltre al #decluttering dell'armadio e del frigo dovrei fare anche quello digitale e eliminare dal telefono le app di Zara &Co. ;)













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